2013年11月5日星期二

1Dei delitti e delle woolrich parka

Dei delitti e delle pene il titolo del trattato scritto dall illuminista lombardo Cesare Beccaria nel corso del e pubblicato l anno successivo; un opera che fu accolta con grande successo in tutto il continente europeo ricevendo le lodi dei massimi pensatori dell epoca. Il fine prepostosi dal marchese Beccaria nello scrivere il trattato era quello di sottolineare i difetti delle legislazioni giudiziarie a lui contemporanee e nello stesso tempo di avanzare delle possibili soluzioni per porre rimedio alle lacune e alle ingiustizie dei vari sistemi penali. Influenzato dalle teorie esposte da Jean Jacques Rousseau nel suo Contratto sociale ed ammiratore del pensiero del filosofo inglese John Locke nel breve trattato Beccaria parte dal concetto della convivenza comune: gli uomini sostiene hanno sacrificato una parte delle loro libert accettando di vivere secondo le regole della comunit in cambio di una maggiore sicurezza e di una maggiore utilit . L autorit dello Stato e delle leggi quindi da considerarsi legittima finch non oltrepassi certi limiti accettati dai governati in nome del bene comune. Citando direttamente Montesquieu l autore ripete come ogni punizione che non derivi dall assoluta necessit sia tirannica. Il sovrano ha il diritto di punire ma tale diritto fondato sull esigenza di tutelare la libert e il benessere pubblici dalle usurpazioni particolari : nessun arbitrio deve essere perpetrato poich nel decidere l entit della pena l unico criterio da seguire l utile sociale . Partendo da questa premessa le proposte cardine avanzate dal filosofo sono le seguenti: una decisa battaglia contro l oscurit delle leggi perch questa conduce a una variet di interpretazioni spesso arbitrarie che favoriscono gli abusi; la necessit di rendere pubblici i giudizi per non dar adito a sospetti di ingiustizia e tirannide e la necessit di estirpare il sistema delle denuncie anonime pratica che alimenta i riprovevoli istinti della vendetta e del tradimento; l opposizione netta alla tortura e alla pena di morte. woolrich bologna
La prima non garantisce l emergere della verit oltre ad essere una pratica disumana poich davanti al dolore fisico chiunque sarebbe disposto a confessare qualsiasi delitto. Inoltre seguendo il principio esposto dal Beccaria nei primi capitoli siccome il diritto di punire non deve andare oltre la necessit di tutelare i cittadini dagli elementi pi pericolosi non giusto accanirsi sugli accusati prima di aver provato la loro colpevolezza. Riguardo la pena di morte essa va abolita in quanto viene meno allo spirito del contratto sociale nessun uomo disposto a dare la propria vita in nome della convivenza comunitaria e perch non un deterrente efficace contro la criminalit : secondo Beccaria spaventa pi l idea di una lunga pena detentiva che non l idea di una pena durissima ma istantanea. importante anche che la pena segua in tempi brevi il reato commesso per non lasciare l indiziato nell incertezza riguardo la sua sorte e per imprimere nella mente dei cittadini la consequenzialit di colpa e pena. Altri due principi fondamentali e innovatori del trattato sono l attribuzione di un carattere laico alla pena e l importanza della prevenzione dei delitti. Beccaria separa nettamente la nozione di peccato da quella di crimine la punizione per essere venuti meno alle leggi non ha niente a che spartire con l espiazione di un peccato nel senso cristiano: la pena assegnata dall autorit giudiziaria solo un mezzo per impedire che avvengano o si ripetano determinate violazioni. Ma soprattutto importante cercare di prevenire i crimini educando alla legalit ; bisogna fare in modo che le leggi siano chiare e facili da comprendere per tutti che siano rispettate e temute. woolrich donna In definitiva lo scopo della pena fare in modo che un danno commesso nei confronti della societ non si ripeta e di scoraggiarne altri: la pena non pi nella visione di Beccaria uno strumento per raddoppiare con altro male il male prodotto dal delitto commesso ma uno strumento per impedire che al male gi arrecato se ne aggiunga altro ad opera dello stesso criminale o ad opera di altri che dalla sua impunit potrebbero essere incoraggiati. La pena un mezzo di difesa un mezzo di prevenzione sociale. La fredda razionalit del pensatore milanese il filo che tiene unita l opera: le sue considerazioni tengono sempre presente quella che l utilit pratica dei provvedimenti presi o da prendere resta ben poco spazio a considerazioni di ordine morale come ben evidenzia la posizione dell autore nei confronti della pena di morte. Questa va abolita perch non consegue gli scopi prefissi soprattutto per tale motivo va eliminata: la sua crudelt la sua irreparabilit sono marginali tanto vero che Beccaria nel suo trattato indica anche delle eccezioni nelle quali il ricorso alla pena capitale ammissibile. Questo tipo di atteggiamento ha attirato qualche critica al trattato in tempi recenti poich il calcolo utilitaristico dei vantaggi e degli svantaggi delle pene non deve essere la sola base dei sistemi penali ma in essi deve trovar posto il rispetto della persona umana quei diritti inviolabili dell uomo che ancora oggi molto fanno dibattere. Va per detto che se possibile ravvisare prese di posizione discutibili in alcune pagine de Dei delitti e delle pene in altre Beccaria sottolinea come l imputato debba essere sempre considerato persona e non cosa e come non possa esistere libert laddove questo principio non venga rispettato. Malgrado alcune affermazioni criticabili agli occhi moderni l opera di Cesare Beccaria resta un passo avanti fondamentale nella storia dello sviluppo civile del mondo occidentale: sia per il successo che ebbe dalla Russia di Caterina II che voleva l illuminista tra i suoi consiglieri agli Stati Uniti di Jefferson tale da smuovere le coscienze su argomenti basilari per la formazione di una societ giusta e democratica sia per l utilit pratica che dimostr visto che molte delle misure auspicate nel trattato vennero effettivamente messe in pratica in diversi stati. woolrich uomo
Pin preso da spavento prima e poi da gioia: tutto stato cosi bello e l odore della polvere cos buono. Ma la cosa che lo spaventa davvero che le rane tacciono d improvviso e non si sente pi niente come se quello sparo avesse ucciso tutta la terra. Poi una rafia molto distante ricomincia a cantare e poi un altra pi vicina e altre pi vicine ancora finch il coro riprende e a Pin sembra gridino pi forte molto pi forte di prima. E dalle case un cane abbaia e una donna si mette a chiamare dalla finestra. Pin non sparer pi perch quei silenzi e quei rumori gli fanno paura. Per un altra notte torner e non ci sar nulla che potr spaventarlo e allora sparer tutti i colpi della pistola anche contro i pipistrelli e i gatti che girano a quell ora intorno ai pollai. Ora bisogna trovare un posto dove nascondere la pistola: il cavo d un albero d ulivo; o meglio: sotterrarla o meglio ancora scavare una nicchia nella parete erbosa dove sono i nidi di ragno e coprire tutto con terriccio ed erba.

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